Gayatri e Hanuman giuocando alla pittura
Gayatri Hanuman non è una divinità canonica, ma un concetto sincretico e simbolico che incarna la fusione tra forza devota e intelligenza spirituale, tra tradizione e visione futura.
La figura centrale di quest’opera è un’entità multi-braccia, multi-volto, multi-genere: una fusione fra l’archetipo guerriero e devoto (Hanuman) e la divinità illuminante e femminile (il Gayatri mantra è un inno vedico dedicato alla dea Savitri e alla luce divina dell’intelletto).
Questa deità contemporanea ha:
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volti sovrapposti e moltiplicati come un Vishvarupa (la forma cosmica del divino)
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una testa adornata da una corona dorata, elemento tradizionale
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mani in mudra e gesti sacri che si alternano a mani che impugnano strumenti artistici.
È una icona ibrida che non prega: crea. Non chiede benedizioni, ma manifesta.
L’aspetto più radicale è l’infinità di oggetti che orbitano attorno alla figura: forbici, pennelli, colla, spatole, un flacone, una tazzina, una tavolozza. È un cosmo da atelier.
Questo non è un altare sacro, ma un tavolo da lavoro sacralizzato.
La figura divina non giuoca “a caso”: sta giocando alla pittura, come fosse una forma di yoga o di tapasya (ascesi).
Gli oggetti volano, come i pianeti attorno a una divinità: sono i suoi strumenti di potere.
_2010_stampa transfert, pigmento, colla, impregnante, catrame, legno, stoffe, foglia d’oro e d’argento, swarovski_300x200cm.
