4 sacchi alchemici |

4 sacchi alchemici

 

Il corpo e la sua dimensione simbolica. Questo è il senso del lavoro di Matia Chincarini, giovane artista veronese, che osserva le nuove generazioni come se fossero angeli. Sono corpi nudi sottratti all’effimero del contemporaneo e proposti come fonti di coscienza. Una stella collocata vicino al cuore o alla gola, sulla fronte, ci comunica immediatamente l’apertura simbolica al mondo di quel corpo. Non vittime della storia ma forze di consapevolezza così come lo sono i gesti rituali che accompagnano la crescita spirituale. Sono pellegrini erranti, corpi che si muovono nel mondo ognuno con un proprio sacco. Nella psicanalisi questo simboleggia l’inconscio, il luogo nel quale rinchiudiamo i nostri dolori, e che, a seconda della pesantezza, ci permette o meno una certa mobilità nella vita. I sacchi di Matia sono sacchi alchemici, dei calderoni, crogiuoli per la trasformazione nella dualistica presenza dell’oro o dell’argento, di sole e luna. Ogni corpo si trova costretto a pose scultoree di adattamento a questi destini esistenziali indotti da processi alchemici. All’essenzialità dell’immagine proposta in maniera seriale a puro scopo evocativo si contrappone la preziosità delle tele. Spesso stoffe riccamente decorate che palesano il conflitto tra essenzialità ed effimero.

Nadia Melotti

 _2005_stampa manuale,foglia oro e argento ricamo industriale su raso _27x27cm. cad

da serie 16 sacchi alchemici -    2005 - stampa manuale,foglia oro e argento ricamo industriale su raso - cm 27 x 27 (4)

 

 

da serie 16 sacchi alchemici -    2005 - stampa manuale,foglia oro e argento ricamo industriale su raso - cm 27 x 27 (7)

 

 

 

 

da serie 16 sacchi alchemici -    2005 - stampa manuale,foglia oro e argento ricamo industriale su raso - cm 27 x 27 (3)

 

da serie 16 sacchi alchemici -    2005 - stampa manuale,foglia oro e argento ricamo industriale su raso - cm 27 x 27 (1)

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